Home / In evidenza / (video) sei nuove “pietre d’inciampo” installate per le vie di Torino
Es_ZOO_Natale 24_ Banner 300 x250px
300 x 250 gospel
300 250
alis300x250
klimt 300 x 250
natale reale 300 x 250
BANKSY_TORINO_VIVATORINO_300 x250
TANANAI_300x250_TORINO[58]
BANNER 300x250
300x250 zucche
WPP_Citynews_300x250px
300 x 250 illusioni
800 x 480 illusioni
300x250 zoom
LeDune_Sq_000
Torino Magica Vivatorino 300x250
300 x 250 nat real
previous arrow
next arrow
Es_ZOO_Natale 24_ Banner 300 x250px
300 x 250 gospel
300 250
alis300x250
klimt 300 x 250
natale reale 300 x 250
BANKSY_TORINO_VIVATORINO_300 x250
TANANAI_300x250_TORINO[58]
BANNER 300x250
300x250 zucche
WPP_Citynews_300x250px
300 x 250 illusioni
800 x 480 illusioni
300x250 zoom
LeDune_Sq_000
Torino Magica Vivatorino 300x250
spazio libero-banner 300 x 250
300 x 250 nat real
previous arrow
next arrow

(video) sei nuove “pietre d’inciampo” installate per le vie di Torino

E’ giunta al sesto anno l’appuntamento che grazie all’artista tedesco Gunter Demnig vuole ricordare gli ebrei torinesi deportati nei campi di sterminio nazisti. Sono state installate sei nuove pietre dedicate a sei vittime della Shoah in quattro luoghi diversi della città. In via Piazzi 3, nel quartiere della Crocetta, sono stati ricordati i membri della famiglia Colombo, Toccante la testimonianza di ” Piera Bellotti Marinoni” che all’epoca dei fatti era una bambina. Io ero molto piccola ma ricordo i racconti di mia mamma su questa famigliola sparita nel nulle dopo un rastrellamento .

Il termine Shoah indica, a partire dalla seconda metà del XX secolo, il genocidio di cui furono responsabili le autorità della Germania nazista e i loro alleati nei confronti degli ebrei d’Europa e, per estensione, lo sterminio di tutte le categorie di persone dai nazisti ritenute “indesiderabili” o “inferiori” per motivi politici o razziali. Oltre agli ebrei, furono vittime dell’Olocausto le popolazioni slave delle regioni occupate nell’Europa orientale e nei Balcani, e quindi prigionieri di guerra sovietici, oppositori politici, massoni, minoranze etniche come rom, sinti e jenisch, gruppi religiosi come testimoni di Geova e pentecostali, omosessuali e portatori di handicap mentali o fisici.

Es_ZOO_Natale 24_Banner 800 x480px Viva Torin
800x480 gospel
IMG-20241121-WA0004
alis800x480
klimt torino 800 x 480
natale reale 800 x 480
BANKSY_TORINO_VIVATORINO_800 x480
TANANAI_800x480[37]
BANNER 800x480
800 x 480 zucche in festa
WPP_Citynews_300x250px
800x480 zoom
LeDune_Sq_000
Torino Sotterranea Vivatorino 800x480
800 x 480 illusioni
800 x 480 nat real
previous arrow
next arrow
Es_ZOO_Natale 24_ Banner 300 x250px
300 x 250 gospel
300 250
alis300x250
klimt 300 x 250
natale reale 300 x 250
BANKSY_TORINO_VIVATORINO_300 x250
TANANAI_300x250_TORINO[58]
BANNER 300x250
300x250 zucche
WPP_Citynews_300x250px
300 x 250 illusioni
800 x 480 illusioni
300x250 zoom
LeDune_Sq_000
Torino Magica Vivatorino 300x250
300 x 250 nat real
previous arrow
next arrow

Tra il 1933 e il 1945, furono circa 15-17 milioni le vittime dell’Olocausto, di entrambi i sessi e di tutte le età (senza riguardo per anziani e bambini), tra cui 5-6 milioni di ebrei. La parola “Olocausto” deriva dal greco ὁλόκαυστος (holòkaustos, “bruciato interamente”), a sua volta composta da ὅλος (hòlos, “tutto intero”) e καίω (kàiō, “brucio” ed era inizialmente utilizzata ad indicare la più retta forma di sacrificio prevista dal giudaismo[6]. L’Olocausto, in quanto genocidio degli ebrei, è identificato più correttamente con il termine Shoah (in lingua ebraica: שואה, Shoah, “catastrofe”, “distruzione”)che ha trovato ragioni storico-politiche nel diffuso antisemitismo secolare.

L’eliminazione di circa i due terzi degli ebrei d’Europa venne organizzata e portata a termine dalla Germania nazista mediante un complesso apparato amministrativo, economico e militare che coinvolse gran parte delle strutture di potere burocratiche del regime, con uno sviluppo progressivo che ebbe inizio nel 1933 con la segregazione degli ebrei tedeschi, proseguì, estendendosi a tutta l’Europa occupata dal Terzo Reich durante la seconda guerra mondiale, con il concentramento e la deportazione e quindi culminò dal 1941 con lo sterminio fisico per mezzo di eccidi di massa sul territorio da parte di reparti speciali, e soprattutto in strutture di annientamento appositamente predisposte (campi di sterminio), in cui attuare quella che i nazisti denominarono soluzione finale della questione ebraica. L’annientamento degli ebrei nei centri di sterminio non trova nella storia altri esempi a cui possa essere paragonato, per le sue dimensioni e per le caratteristiche organizzative e tecniche dispiegate dalla macchina di distruzione nazista. Tuttavia, l’idea della “unicità della Shoah” in quanto incommensurabile e non confrontabile con ogni altro evento è assai discussa tra gli storici[14].

video canale youtube republica.