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La Real chiesa di San Lorenzo

Via Palazzo di Città 4 Torino, TO 10122
Italia  +39 011.4361527  +39 011.4361527

STORIA DELLA CHIESA Il 10 agosto 1557, il duca Emanuele Filiberto sconfisse a San Quintino l’esercito francese, permettendo l’egemonia spagnola sull’Europa, grazie alla successiva Pace di Cateau Cambrésis (1559). Era il giorno di San Lorenzo ed Emanuele Filiberto, impegnato nella costruzione della Cittadella  e nella riedificazione dello Stato, non aveva le risorse sufficienti per una nuova chiesa e dedicò al Santo l’esistente chiesa di Santa Maria ad Presepae. Fu qui che, tra l’altro, Emanuele Filiberto fece portare la Sacra Sindone, affinché fosse venerata da San Carlo Borromeo, per un ex voto fatto durante la peste di Milano.

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La CUPOLA è fonte di meraviglia come dice Guarini di “atterrimento dell’animo umano”. Osservandola dal basso si crea un’illusione di distanza non comprensibile, di progressione senza fine in uno spazio inondato di luce. Il sistema studiato da Guarini gli consente di impostare la cupola su un diametro inferiore a quello dato dalla struttura perimetrale dell’edificio.

Un intreccio di strutture articolate su tre ordini sovrapposti, occultate dalla architettura apparente dell’aula, sostengono la vertiginosa cupola che presenta coppie di archi incrociati che riprendono il motivo dell’ottagono e formano una grande stella ad otto punte con al centro l’ottagono regolare della lanterna. Il tutto viene reso aereo e leggero dalla luce che penetra dalle finestre aperte nelle vele della volta e che, rotta dall’articolarsi degli archi incrociati crea un effetto ottico di irrealtà: tutto sembra vero e tutto sembra illusorio, Guarini ha saputo concentrare l’attenzione sulla complessa, misteriosa struttura della cupola che pare reggersi “in equilibrio che – secondo G.C. Argan – rappresenta l’istante in cui il calcolo matematico coincide con il percorso della fantasia che tende a Dio”.

L’insolita struttura voltata prende la forma di un canestro rovesciato, ottenuto dall’intreccio di 8 coppie di archi, studiato e fondato grazie alle riflessioni sugli sviluppi delle superfici e delle sezioni coniche e progettato grazie all’impiego della stereometria. Paiono evidenti i richiami grafici agli intrecci delle coperture gotiche presenti nella moschea di Cordoba e nella cattedrale di Saragozza, probabilmente osservati e studiati dal Guarini in viaggio per l’Europa.

Il visitatore che entra nella chiesa non ne percepisce la reale struttura portante, ma solamente il guscio: la cupola infatti gli appare poggiare su otto esili colonne di marmo sormontate da archi che delimitano parti della calotta svuotate nei punti di minor sforzo; pure i sovrastanti pennacchi sferici sono vuoti; in realtà un’incastellatura di grandi archi, nascosta alla vista grazie al guscio stesso, svolge la funzione portante.

La cupola di San Lorenzo con il particolare effetto ottico voluto dal Guarini

La cupola (con un’altezza di 55 m da terra al suo colmo) è priva di un vero tiburio (dall’esterno ciò che appare come tiburio, racchiude la cupola invece che raccordarla alla base dell’aula); è percorribile internamente grazie ad una intercapedine ottenuta tra struttura visibile internamente e involucro architettonico esterno.

Guarini “gioca” con le strutture apparenti e reali, i percorsi interni ed esterni, gli effetti sorpresa per guidare ciascuno di noi ad ascendere e “vedere con l’intelletto”, contemplare la luce divina. L’architettura apparente, ciò che noi vediamo, nasconde l’architettura resistente.

PROSPETTO CRONOLOGICO REAL CHIESA DI SAN LORENZO

1177 Si menziona la chiesetta di Santa Maria “ad praesepem”

1557 Emanuele Filiberto, avendo fatto un voto a San Lorenzo per la vittoria a San Quintino, la restaura e la dedica al santo

1634 Viene ceduta ai Teatini che ne deliberano la ricostruzione

1634 Posa della prima pietra

1664 Nuovo progetto di Amedeo di Castellamonte

1666 Chiamata di Guarino Guarini e demolizione delle parti già eseguite

1668 Inizio dei lavori di demolizione per un nuovo progetto

1679 Innalzamento della croce

1680 Apertura al culto – domenica 12 maggio

1696 Ultimazione stucchi, statue, tribune, decorazioni, pavimento – Consacrazione dell’altare maggiore

1730 Esecuzione del coro

1738 Collocazione delle statue dell’interno

1802 Soppressione dell’ordine

1811-13 Abbattimento dei resti del “Padiglione” e sistemazione della facciata

1823 Restauro

1829 Decorazione della cupola e delle cappelle

1838 Allontanamento dei Teatini e insediamento dei Canonici della SS. Trinità

1846 Sistemazione dell’Oratorio dell’Addolorata su progetto dell’Architetto P, Dupuy

1943 Danneggiata dalle bombe

1956-57 Restauro

1998 e 2000 Restauro

credit foto copertina https://www.flickr.com/photos/bluestardrop/13425116053