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Casa Vicina e Museo Egizio insieme per festeggiare il bicentenario con uno straordinario menù

In occasione delle festività per il 200º anniversario dell’apertura del prestigioso Museo delle Antichità Egizie di Torino, Casa Vicina si unisce alla Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino in un’impresa culinaria senza precedenti, trasportando i commensali in un viaggio gustativo attraverso i secoli fino all’Antico Egitto.

Guidati dal rinomato chef Claudio Vicina, e con la consulenza scientifica della curatrice Alessia Fassone del Museo Egizio, Casa Vicina ha firmato una convenzione per dare vita a una serie di progetti enogastronomici che celebrano la storia millenaria e la ricca tradizione culinaria del popolo egiziano.

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Al centro di questa avventura gastronomica si trova il nuovo e affascinante menù “Sapori dell’Antico Egitto“, una vera e propria odissea culinaria che fonde gli ingredienti e le tecniche culinarie dell’Antico Egitto con la raffinatezza della cucina piemontese. Questo menu narrativo, composto da sette portate, offre un viaggio attraverso il tempo e lo spazio, portando in tavola ingredienti come aglio, cipolle, selvaggina, spezie aromatiche, e dolci prelibati come il miele e i datteri.

Ma l’impegno di Casa Vicina non si esaurisce nella creazione del menu; il ristorante organizzerà anche cene tematiche e divulgative per il pubblico, offrendo un’opportunità unica di esplorare la cultura egiziana attraverso il gusto e il palato.

Lo chef Claudio Vicina, entusiasta protagonista di questa iniziativa, condivide la sua passione: “Sono felice di poter contribuire ai festeggiamenti del bicentenario, un traguardo importante non solo nella storia del museo, ma anche per Torino. Il progetto è molto stimolante e sono entusiasta di proporre una mia interpretazione della tradizione culinaria egizia a tutti gli appassionati di questo mondo così affascinante e ricco di storia”.

Il menù “Sapori dell’Antico Egitto” sarà integrato nei piatti disponibili al ristorante e verrà anche aggiunto alla carta in modo che tutti possano gustare queste prelibatezze egiziane uniche nel loro genere.

In particolare, l’ultimo dolce, la Ciocco-Sfinge, rappresenta un omaggio speciale all’anniversario. Questo dolce, che unisce iconograficamente il volto di una sfinge al corpo di un gianduiotto, incarna perfettamente l’incontro tra due mondi: quello piemontese e quello egizio. Con il gusto avvolgente del cacao che si fonde con la dolcezza ricca dei datteri, la Ciocco-Sfinge è un’esperienza gustativa imperdibile.

In un momento in cui la cultura e la gastronomia si fondono in un viaggio sensoriale senza tempo, Casa Vicina si distingue per la sua audacia nel celebrare la storia e le tradizioni attraverso il gusto, dimostrando ancora una volta perché è una destinazione culinaria imperdibile a Torino.

Anna e Claudio Vicina con Alessia Fassone_curatrice Museo Egizio @StefanoD’Elia

MENU TEMATICO DEDICATO AL BICENTENARIO DEL MUSEO EGIZIO

SAPORI DELL’ANTICO EGITTO
L’esclusivo viaggio culinario e sensoriale
tra il Piemonte e l’Egitto

Bagna caoda da bere

Insalata del Nilo: cuore di lattuga, lenticchie, olive disidratate, datteri, erba cipollina,
curcuma, gocce di carpione e uova di quaglia


Enkirotto (farro monococco Enkir) con quaglia croccante affumicata ai semi di cumino e coriandolo, sfere di birra


Baccalà mantecato all’olio EVO e timo,
pane di grano duro alle cipolle e uva passa


Granita alla melagrana e miele d’acacia

Parfait di spezie con salsa ai frutti rossi
Focaccia alla frutta candita


La Ciocco – Sfinge*

€ 110,00 a persona (bevande escluse)

Al menù è possibile aggiungere l’abbinamento vini al costo di 60 euro. Gli abbinamenti sono: * Bagna caoda da bere- l’Elisir di Nonna Amelia 

*Insalata del Nilo – gewurztraminer Upupa Orange 2020 di Weingut Abraham 

*Enkirotto con quaglia – Musar jeune 2020 di Chateau Musar 

*Baccalà mantecato – Musar jeune 2020 di Chateau Musar *Dolci – Yerevan 782 b.c. Armenia wine Company, vino al melograno (70%)

*La Ciocco-Sfinge è la creazione che lo Chef Claudio Vicina dedica al bicentenario del Museo Egizio. Un dolce che vuole raccontare l’incontro tra due mondi, quello piemontese e quello egizio, dal punto di vista iconico e dei sapori. Il volto è quello di una sfinge, il corpo di un gianduiotto. Mentre il gusto avvolgente del cacao si unisce a quello ricco del dattero.

La Bagna caoda da bere, piatto iconico di Casa Vicina, è la rivisitazione, in chiave moderna, della tradizionale ricetta simbolo dello scambio tra Liguri e Piemontesi. Grande protagonista, l’aglio: un prodotto molto utilizzato anche nella cucina egizia e che, allo stesso modo, funge da trait d’union tra le due culture.

L’Insalata del Nilo, un rimando all’utilizzo quotidiano, fin dai tempi antichi, di alcuni ortaggi e carni tanto da essere citati anche nel racconto biblico dell’Esodo. La quaglia, ad esempio, era già nota tra la selvaggina locale. Un mix di gusti e profumi che regala una sfumatura diversa ad ogni assaggio.
Curiosità egizie: il consumo di verdure era molto ampio e sono attestate tante varietà di zucche, insalate e cipolle. Ceci, lenticchie e fave hanno da sempre costituito un apporto importante di proteine, insieme alle uova di quaglia e di oca, che nella cucina popolare egiziana sono tutt’ora molto presenti.

L’Enkirotto a base di farro monococco, tra i grani più antichi del mondo è perfetto per raccontare uno degli alimenti principali delle civiltà antiche. Adagiata sul farro, ritroviamo la quaglia, questa volta croccante, leggermente affumicata e insaporita, oltre che dal suo sugo d’arrosto, anche dai semi di cumino e coriandolo. Le sfere di birra raccontano la quotidiana produzione e utilizzo di questa bevanda energetica.
Curiosità egizie: il pane, alimento principale che accompagnava ogni altra pietanza, non era ben lievitato e morbido come il nostro, perché fatto con farro e orzo, talora anche con segale, spelta e altri cereali poveri di glutine. Il pane era anche alla base delle offerte alimentari per gli dèi e accompagnava il defunto nella tomba, come nel caso del corredo di Kha e Merit, al Museo Egizio.

Il Baccalà, pur essendo merluzzo nordico salato, rimanda all’antica tecnica di conservazione sotto sale dei cibi. Viene qui proposto in abbinamento al pane di grano duro riprendendo l’usanza della cucina egizia di utilizzare il pane non solo come accompagnamento, ma anche come “piatto di servizio”. Il tutto è arricchito dal timo, cipolle e uva passa largamente usate in entrambe le culture occidentale ed egizia.
Curiosità egizie: il pescato si poteva conservare essiccato, salato o affumicato, per poi essere consumato in un secondo momento. Il pesce essiccato è un cibo tradizionale ancora oggi nella cucina egiziana.

Il frutto del melograno è servito sotto forma di granita per sgrassare la bocca dalla ricca portata precedente. Immancabile l’aggiunta del miele, uno dei prodotti simbolo dell’Egitto. Una proposta profumata, dal gusto rotondo e aggraziato.
Curiosità egizie: il miele era un prodotto talmente tipico del Nord dell’Egitto, da far sì che l’ape fosse il simbolo proprio di quella regione. Il “Re dell’Alto e Basso Egitto” era denominato “sovrano dell’Ape e del Giunco”.

Il parfait apre al mondo delle spezie, dal cardamomo alla noce moscata, fino pepe bianco. In abbinamento, una focaccia con frutta candita che rimanda nuovamente all’uso di diverse varianti di pane e che in questa occasione si ispira alla “colomba”.
Curiosità egizie: oltre al pane, esistevano anche focacce dolci con frutta, uva passa, miele, fichi, datteri e carrube, usati come dolcificante. Tutti questi frutti potevano essere consumati freschi o essiccati, anche spremuti.