Torino – A volte la bellezza non sta nel seguire i piani, ma nel saperli cambiare al momento giusto. È ciò che è accaduto ieri sera al fotografo Valerio Minato, che, armato di pazienza, intuito e passione per la sua città, ha immortalato uno degli scatti più emozionanti degli ultimi tempi: un fulmine che squarcia il cielo sopra Torino, accanto la Mole Antonelliana illuminata di granata, in memoria del Grande Torino.
La serata prevedeva inizialmente una sessione fotografica da una postazione inedita all’interno di una proprietà privata. Ma un contrattempo dell’ultimo minuto ha costretto Minato a rivedere i piani. Studiando l’evoluzione di una cella temporalesca in arrivo da nord, ha deciso di raggiungere il Parco Europa, punto panoramico privilegiato da cui la città si apre in tutta la sua imponenza.
Ed è lì che la natura ha fatto il resto. Un fulmine ha colpito l’orizzonte in maniera spettacolare, incorniciando la Mole in un’immagine tanto potente quanto evocativa. Ma ciò che rende lo scatto ancora più toccante è il giorno in cui è stato realizzato: il 4 maggio, anniversario della tragedia di Superga, che nel 1949 spense la leggenda del Grande Torino.
Un segno del destino? Forse sì. «Forse il destino voleva che fossi lì, in quel preciso istante», scrive lo stesso Minato sui social. E in effetti, quell’istante sembra avere qualcosa di più del semplice caso.
La Mole, vestita di granata in onore degli Invincibili, il cielo che si apre in un lampo, e la città ai suoi piedi: uno scatto che unisce memoria, natura e identità, in una sola, potentissima immagine.