Il 20 luglio 2000 segna una data storica per la cultura italiana e per la città di Torino: dopo anni di progettazione e lavori, viene inaugurato il Museo Nazionale del Cinema nella Mole Antonelliana, simbolo architettonico della città e tra i monumenti più alti d’Europa accessibili al pubblico.
Una collocazione scenografica e unica al mondo, per un museo che fin dall’inizio si è distinto per il suo approccio immersivo, interattivo e visionario alla narrazione della settima arte.
Un sogno lungo oltre mezzo secolo
L’apertura del Museo nella Mole è il culmine di un sogno nato molto prima, grazie alla passione e all’instancabile lavoro di Maria Adriana Prolo (1908-1991), storica, archivista e pioniera degli studi sul cinema in Italia. Già nel 1941, la Prolo inizia a raccogliere documenti, macchine da presa, manifesti e materiali cinematografici, gettando le basi di quello che sarà uno dei più importanti musei del cinema al mondo.
Nel 1958 nasce ufficialmente la Fondazione Maria Adriana Prolo – Museo del Cinema, che per decenni ha trovato sede provvisoria a Palazzo Chiablese e poi nel cinema Massimo, ma che ambiva a uno spazio espositivo all’altezza della sua missione.
L’opportunità si concretizza con l’assegnazione della Mole Antonelliana, storicamente concepita come tempio israelitico ma mai completata in quella funzione. Dopo secoli di trasformazioni e restauri, l’edificio diventa finalmente la casa permanente del Museo.
L’inaugurazione: un nuovo modo di vivere il cinema
Il taglio del nastro avviene il 20 luglio 2000, alla presenza di autorità cittadine e nazionali, in un clima di grande entusiasmo. Il progetto museografico, curato dall’architetto svizzero François Confino, rompe completamente gli schemi dei musei tradizionali: la visita non è lineare, ma verticale, come la Mole stessa, con ambienti spettacolari che portano il visitatore dalle origini del pre-cinema fino ai set e ai miti hollywoodiani, passando per le ombre cinesi, i fratelli Lumière, il muto, il sonoro, la commedia italiana, l’animazione e la fantascienza.
La grande Aula del Tempio al centro dell’edificio, con il suo ascensore panoramico trasparente che sale fino a 85 metri d’altezza, diventa lo spazio simbolico dell’incontro tra architettura, cinema e memoria collettiva.
Una crescita inarrestabile
Negli anni successivi, il Museo ha continuato a espandersi, sia nelle sue collezioni (oggi conta oltre 2 milioni di pezzi) sia come centro di produzione culturale: mostre temporanee, festival, workshop, rassegne, collaborazioni con registi e artisti internazionali.
Oggi il Museo è uno dei più visitati d’Italia e attira centinaia di migliaia di turisti ogni anno. Fa parte della rete dei grandi musei europei ed è partner stabile del Torino Film Festival, della Cineteca Nazionale, e dell’Associazione dei Musei del Cinema del Mondo.
Una Mole di cultura
A 25 anni da quella storica apertura, la Mole Antonelliana non è solo un simbolo di Torino, ma anche un faro della cultura visiva mondiale. La scelta di coniugare un patrimonio architettonico dell’Ottocento con un linguaggio artistico moderno come il cinema si è rivelata vincente: un’idea coraggiosa, visionaria e, come il cinema stesso, capace di stupire e coinvolgere.
📍 Museo Nazionale del Cinema
📅 Data di apertura nella Mole Antonelliana: 20 luglio 2000
🌐 Info: www.museocinema.it