Il 20 aprile 1964, dallo stabilimento Ferrero di Alba, in Piemonte, uscì il primo vasetto di Nutella, la crema spalmabile alle nocciole e cacao destinata a diventare un simbolo del made in Italy nel mondo.
Le origini: dalla Pasta Giandujot alla Nutella
Le radici della Nutella affondano nella Seconda guerra mondiale, quando la scarsità di cacao spinse Pietro Ferrero, pasticcere di Alba, a creare nel 1946 la “Pasta Giandujot”, un impasto solido di nocciole, zucchero e una piccola quantità di cacao. Nel 1951, questa ricetta fu trasformata in una versione spalmabile chiamata “Supercrema”.
Nel 1963, Michele Ferrero, figlio di Pietro, decise di riformulare la Supercrema per renderla più adatta al mercato europeo. Modificò la ricetta, l’etichetta e il nome, registrando il marchio “Nutella” alla fine dello stesso anno.
Il primo vasetto e il successo globale
Il primo vasetto di Nutella, prodotto il 20 aprile 1964, presentava un design semplice: un barattolo esagonale con un’etichetta raffigurante una fetta di pane spalmata di crema. Il successo fu immediato, e già nel 1965 la Nutella fu lanciata in Germania, seguita dalla Francia nel 1966.
Oggi, Nutella è prodotta in 11 stabilimenti e venduta in oltre 100 Paesi, con una produzione annuale di circa 365.000 tonnellate.
Un’eredità culturale e gastronomica
Nel corso degli anni, Nutella è diventata più di una semplice crema spalmabile: è un fenomeno culturale celebrato in libri, canzoni e film. Nel 2014, per il 50º anniversario, le Poste Italiane emisero un francobollo commemorativo, e nel 2021 la Zecca dello Stato dedicò una moneta da 5 euro alla Nutella.
Nel 2024, Ferrero ha lanciato la “Nutella Plant-Based”, una variante vegana che sostituisce il latte con ingredienti vegetali come farine e oli di ceci, riso e soia, mantenendo il gusto iconico che ha reso famosa la Nutella.
A distanza di oltre sei decenni, la Nutella continua a rappresentare un’eccellenza italiana, simbolo di innovazione e tradizione che ha conquistato il palato di milioni di persone in tutto il mondo.