Domenica 14 aprile, al bioparco ZOOM Torino, è nato Oliver, un piccolo di asino somalo, uno dei mammiferi più minacciati di estinzione al mondo. In natura, infatti, rimangono solamente poche decine di esemplari. Gli asini somali sono segnalati come “in pericolo critico” dalla lista rossa della IUCN (International Union for Conservation of Nature).
La mamma Ginger lo accudisce, lo protegge e lo allatta giorno e notte. Il piccolo, nonostante abbia solo pochi giorni, inizia a esplorare l’habitat e a interagire con gli altri asini somali e le specie presenti nell’area denominata Fattoria del Baobab, riproduzione di una fattoria subsahariana. Come nella maggior parte dei casi, il parto, dopo una gestazione di circa 12 mesi, è avvenuto di notte, quando gli animali si sentono più tranquilli, e alla nascita il piccolo pesava circa 25 kg.
L’asino somalo è uno dei 4 equidi africani ed è il capostipite dell’asino domestico. Gli asini somali sono stati catturati per secoli allo scopo di trasformarli in animali domestici, utilizzati dalla medicina tradizionale etiope e somala oltre che cacciati per la loro carne (vivendo principalmente in zone di guerra dove l’approvvigionamento di cibo scarseggia). Tutte queste concause hanno portato un notevole declino della popolazione selvatica. E’ attualmente presente in Eritrea, Etiopia e Somalia. In passato occupava un’area molto più vasta che comprendeva anche Sudan, Egitto e Libia.
Di colore grigio perlato, è caratterizzato dall’avere sulle zampe marcate striature orizzontali nere che ricordano quelle della zebra.
L’asino somalo è una specie EEP (European Endangered species Program) e la sua presenza, e riproduzione, nelle strutture zoologiche europee è coordinata dall’EAZA. In Europa sono presenti circa 250 individui e ZOOM ne ospita un gruppo riproduttore (2 femmine, 1 maschio e ora 1 piccolo) che arrivano dal parco Chemnitz (Germania), dal bioparco Beauval (Francia) e dallo zoo di Hannover (Germania).
“Molti visitatori pensano di trovarsi di fronte a un animale qualsiasi e spesso non si rendono conto, invece, che stanno guardando negli occhi una delle specie più a rischio in natura. A ZOOM ci impegniamo da anni per la loro salvaguardia e – dichiara Sara Piga, veterinaria di ZOOM e membro della Commissione Europea EEP dell’asino somalo – siamo passati dall’ospitare un gruppo di giovani maschi a un gruppo riproduttore che ci ha permesso in soli 2 anni di creare il primo nucleo familiare. La riproduzione nelle strutture zoologiche consente la preservazione del DNA puro, in quanto viene esclusa la consanguineità, e permetterà in futuro un eventuale ripopolamento in natura, al momento non attuabile.”
ZOOM Torino è il primo bioparco immersivo d’Italia. Niente reti, gabbie e cancelli, ma cespugli e vasche d’acqua che fungono da barriere naturali.
Un percorso che si snoda tra 160.000 metri quadrati, un viaggio emozionante, curioso e sorprendente, alla scoperta di due continenti, l’Africa e l’Asia, dove incontrare gli animali in habitat ricreati ad hoc per loro: Serengeti, Hippo Underwater, Madagascar, Asia, Anfiteatro di Petra, Baia dei Pinguini, Bolder e Malawi Beach, Fattoria del Baobab, Tempio delle Tigri, Lontre di Manakara
Zoom Torino, membro di EAZA, European Associations of Zoos and Acquaria, l’associazione che riunisce tutte le più prestigiose strutture zoologiche europee, è un bioparco di nuova concezione, lontano dalla vecchia e ormai superata idea di zoo tradizionale, ed ha l’obiettivo di fare conoscere e proteggere gli animali, conservare e difendere le specie a rischio, sostenere la ricerca e approfondire le tematiche ambientali.
ZOOM Torino
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