Il 27 aprile 1945 segna una delle pagine più luminose della storia di Torino. In quella giornata, dopo anni di sofferenze, bombardamenti e oppressione, la città si liberò finalmente dall’occupazione nazifascista. Fu un momento decisivo non solo per il capoluogo piemontese, ma per l’intero processo di Liberazione che stava travolgendo l’Italia settentrionale.
Nei giorni precedenti, l’insurrezione partigiana aveva progressivamente guadagnato terreno. Gruppi di Resistenti, supportati dalla popolazione civile, avevano intrapreso una lotta serrata contro le truppe tedesche e le forze della Repubblica Sociale Italiana ancora presenti sul territorio. Ogni quartiere, ogni strada, ogni edificio diventò teatro di scontri e sacrifici eroici, segnando la determinazione di un popolo a riconquistare la propria libertà.
Uno degli episodi simbolo di quella giornata fu l’espugnazione della caserma fascista di via Asti, una delle ultime roccaforti della repressione nel cuore della città. La sua caduta rappresentò il colpo finale all’apparato fascista torinese. Contemporaneamente, le forze tedesche iniziarono la ritirata, comprendendo che ormai la città era persa.
La liberazione di Torino fu parte di un disegno più ampio: l’insurrezione generale proclamata dal Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia il 25 aprile aveva dato il via all’offensiva finale contro l’occupante tedesco e i collaborazionisti fascisti in tutto il Nord Italia. Torino, come Milano, Genova e altre grandi città, divenne così simbolo di una rinascita democratica che avrebbe segnato il destino della nuova Repubblica Italiana.
Il 27 aprile non rappresentò soltanto la fine dell’occupazione militare, ma anche il riscatto morale e civile di una città profondamente segnata dalla guerra. Nei giorni successivi, la popolazione scese nelle strade per festeggiare, nonostante il dolore per le molte vite spezzate. La memoria di quei combattenti, spesso giovanissimi, continua ancora oggi a essere onorata attraverso commemorazioni, monumenti e iniziative che tengono vivo il ricordo di chi sacrificò tutto per un’Italia libera.
A distanza di ottant’anni, il 27 aprile resta una data fondamentale per Torino: una giornata per riflettere sui valori della libertà, della resistenza e della democrazia, conquistati a caro prezzo e ancora oggi da difendere con coraggio e determinazione.